Il fiocco rosso

Oggi è la giornata mondiale contro l'HIV/AIDS.

La prevenzione è, nell'attuale momento storico, una delle più potenti armi che abbiamo a nostra disposizione: un preservativo può, letteralmente, fungere da scudo tra noi e questa insidioso male.  Giornate come questa servono quindi a ricordarci che l'attenzione non è mai troppa e che, in fondo, bastano piccoli gesti per divertirsi "cum grano salis".

Ma il 1° Dicembre non è e non deve essere solo questo: possiamo invece considerarlo una buona occasione ragionare su quanto sia stupido discriminare, allontanare o non aver paura di coloro che sono sieropositivi.

Come ben disse Aristotele tutti noi, fondamentalmente, siamo animali sociali; lo stare assieme e il fare gruppo sono elementi non solo connaturati alla nostra stessa essenza, ma anche una panacea per certe dolorose ferite che hanno aggredito o continuano a segnare la nostra anima. Negare questa possibilità a causa della nostra ignoranza ci rende indegni di essere definiti "uomini".

Tutti hanno il diritto di vivere quanto più serenamente possibile e di trovare un proprio equilibrio, una propria dimensione all'interno di questa complicatissima società: sforzarsi di buttare nel cesso pregiudizi e preconcetti potrebbe far vivere meglio sia noi che tutti coloro che ci gravitano attorno.
Porgere una mano a chi più o meno intensamente soffre ci aiuta a crescere, a ragionare ed a maturare, trasformandoci in persone sicuramente migliori.

Una carezza, un abbraccio o un bacio non ci mettono in pericolo, ma regalano alla nostra stessa vita un'aura di dignità che, da sola, riesce a trasformare la nostra "sopravvivenza" in un'esistenza degna di avere un significato, uno scopo: quello di regalare serenità e pace a tutti coloro che a causa di sfortuna o di imprudenza hanno bisogno del nostro aiuto per guardare al domani con curiosità e stupore.

Oggi è la giornata mondiale contro l'HIV/AIDS, non contro coloro che hanno contratto l'HIV. Ricordiamocelo tutti, ogni giorno, non solo oggi.



A presto blog, a risentirci miei lettori. 

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