Cavalieri auto-serventi

Uomini e donne sono uguali! Secoli di lotte, rimostranze e battaglie per arrivare a un qualcosa che mi è sempre sembrato ovvio; evidentemente l'umanità ha dei tempi che l'autore di questo blog trova incredibilmente ed inutilmente lenti.
Ma non è di diritti conquistati o torti subiti che voglio parlare, non oggi almeno.
Vorrei analizzare come si sia un po' passati da un opposto all'altro. Non datemi del femminista, perché non lo sono. Però un po' di autocritica noi maschietti dovremmo farla.
Capisco che "il maschio" che non deve chiedere mai abbia ceduto il posto all'uomo sensibile, vanitoso ed a tratti fragile, ma non mi risulta che ci sia stata concessa la possibilità di "vivere in continua sindrome premestruale" (cit.).
L'evoluzione ha portato, secondo me, alla creazione di una species del genere maschile, definibile come "masculus cristatus". Analizziamone assieme i tratti.
Di piccola (o piccolissima) taglia e dall'aspetto, di solito, poco gradevole. Definito "cristatus" per la tipica acconciatura da gallo che ama sfoggiare per recuperare centimetri in altezza.
L'habitat è il più vario in quanto si adatta bene sia a contesti metropolitani che a zone rurali. È un essere solitario e tollera la presenza dei suoi simili solo ai fini dell'accoppiamento, che considera scopo principale della sua vita. Decisamente egoista e molto pigro, considera inutile adattarsi anche alle consuetudini sociali più largamente riconosciute (come buone maniere o cortesia). Si nutre di cibi grassi che gli conferiscono una "morbidezza" che ricorda le forme della Venere di Willendorf
Ma la caratteristica principale è una: è sempre, perennemente ed irrimediabilmente confuso, instabile, nevrotico, insicuro ed isterico. Passa dalla felicità alla depressione nel giro di pochi secondi, adducendo ragionamenti contorti che mai, nemmeno tutti gli estrogeni del mondo, potrebbero mai suggerire ad una donna. Insomma, riesce a rivolgersi al gentil sesso con lo stesso garbo con il quale la Campbell tratta i suoi collaboratori.
Donne di tutto il mondo, vi prego, diffidate da costoro. Quale sarebbe il fascino di un essere con tali caratteristiche? Io capisco l'essere un po' tenebrosi, a tratti bohémien o artisti annichiliti dai mali del mondo...ma bipolari no! Fuggite da questi cicisbei del XXI secolo, perché, per quanto siano di piccola statura, hanno la forza di portarsi dietro chili e chili di paranoie e riflessioni utili come una forchetta nel brodo.
A tutti deve essere data una possibilità, ma circondarci di persone che sopravvivono in una noiosa dimensione di afasia intellettuale, non ha assolutamente senso.
Il tempo è una risorsa scarsa, ecco perché, quando è possibile, sarebbe bene investirlo con chi merita la nostra presenza.



A presto blog, a risentirci miei lettori. 

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