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Visualizzazione dei post da luglio 15, 2018

Morale "overrated"

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Resto sempre alquanto basito quando, fatto il pieno di faciloneria , superbia e frasi fatte, si prova a discettare di concetti complessi ed arzigogolati quali l' etica e la morale cercando in tutti i modi di trasformarli in sterili contenitori di frustrazioni, insicurezze ed (ingombranti) manie di grandezza.  Questi due vocaboli, da alcuni autori utilizzati quali sinonimi, da altri invece percepiti in una relazione di generale/particolare, indicano l'insieme dei comportamenti, degli usi, dei costumi e dei modi di vivere di un popolo. Fare discorsi sulla morale (o sull'etica) vuol dire quindi chiedersi "cos'è il bene?", "cos'è giusto?", "qual è il fine ultimo di tutte le nostre azioni?".  Cercare di dare soluzione a tali quesiti impegna gli esseri umani fin da quando essi hanno iniziato a percepirsi come essere senzienti e consapevoli di esistere, ed è proprio il tentativo di dare risposta a queste domande ad aver reso famosi, tr

Trama e ordito

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Una banale passeggiata in una domenica pomeriggio senza pretese, una di quelle domeniche orfane di aspettative e di interrogativi. Un caldo afoso ed umido ed una tranquillità inusuale, quasi fastidiosa.  Vago, senza capire bene dove andare e quale strada preferire, senza trovare un principio sul quale declinare una scelta, avvertendo solo il bisogno di errare...ed anche, forse, di sbagliare. Quando siamo così soli con noi stessi ci rendiamo finalmente conto delle nostre "specifiche tecniche", delle nostre particolarità, della nostra unicità, del risultato finale della somma dei nostri hardware e software: ma è davvero così in fondo? Siamo tutti diversi? Esiste tale unitaria unicità? O semplicemente ci consola e ci rassicura pensarla così?  Soffriamo del bisogno di distinguerci e di percepirci come qualcosa di "particolare", di migliore rispetto all'altro, ma sorge il fondato dubbio che si tratti più banalmente del nostro egoistico timore di "svanir