Sorrisi glassati e bottoni segregati
Puntuale come il raffreddore in autunno e le zanzare in estate arriva il mio articolo sul Natale che, diciamolo subito, non sarà farcito di riflessioni sulla presunta magia che circonda questo periodo dell'anno. Personalmente non ho mai colto il fascino delle feste "imposte": mi sono sempre limitato ad osservarle, a studiarle, mantenendo, durante la ricerca, ove possibile, un educato e distaccato silenzio. Non mi piace spegnere l'entusiasmo altrui, ma davvero non sono la persona più adatta con la quale condividere la gioia per palle, glitter, alberi sintetici e Babbi Natale che si improvvisano alpinisti metropolitani. Questo bisogno di imporsi pranzi eccessivi ed affetto nei confronti di parenti che, spesso, nessuno si sognerebbe di degnare della minima considerazione, non l'ho mai avvertito come urgente o necessario. Il mio punto di vista, per grande gioia dell'economia nazionale e non, è fortunatamente isolato oltre che, come sempre, rigorosamente non ric