Silenzi Immortali
Ci sono momenti in cui tutto ha perfettamente senso, istanti in cui ci sentiamo così persi da renderci conto che non abbiamo bisogno di una direzione, di uno scopo, di un motivo per esistere. Facciamo parte di un immenso progetto anonimo, di un piano non scritto, di una mappa senza bordi e senza legenda che mette paura e crea un disordine che non siamo in grado di accettare. È quando smettiamo di chiederci chi siamo che comprendiamo però cosa , infinitesimamente ed irrimediabilmente, siamo: la somma di luoghi e tempi lontani e presenti, atomi che contengono altri atomi, corpi tenuti assieme da materia e sentimenti, da pelle ed amore, da immaginazione e ossa. Costruiamo gerarchie, scale, palazzi, usi sociali, vincoli e giudizi atti a discernere, a discriminare il bene dal male, quel bene che appaga i più, o forse pochi, ma che tutti siamo obbligati a seguire per sfuggire all'estinzione, alla stessa rassegnazione di essere, forse, solo noi . Tentiamo di ordinare questa