Post

Visualizzazione dei post da dicembre 8, 2013

Dillo con una scusa

Immagine
Quanto è complicato essere sinceri? Sicuramente tanto. D'altronde non a caso si parla di "scomode verità" e di "comode bugie". Mentire è la via per una risoluzione semplice di ogni problema. Ma siamo sicuri che turlupinare qualcuno non crei più disagio a noi stessi che all'inconsapevole destinatario? Prima di poter ingannare chicchessia in primo luogo bisogna prendere in giro se stessi, è necessario calarsi nella parte. Certo, si può "vincere", si può vivere tutta una vita con le "maschere di Pirandello" saldamente incollate al viso, ma ogni menzogna cessa di esistere con la nostra dipartita, e nemmeno la morte, a mio avviso, può annientare i nostri umani e irrinunciabili sensi di colpa. Detesto tutto ciò. Anche a me capita di camuffare la verità, ma lo faccio solo in casi estremi: preferisco esistere faticosamente perché sono certo che me ne andrò serenamente. Espressioni come "non ce la faccio" ed "ho tanti difetti&q

Avverbi pericolosi

Immagine
Questa mattina, appena aperti gli occhi, prima ancora di compiere una delle "ventisette azioni dell'uomo civile" di cui parla Stefano Benni, ho controllato le notifiche di whatsapp alla ricerca di qualcosa di più dolce del latte e caffè che da lì a poco avrei preparato. Parzialmente insoddisfatto mi sono recato in cucina e, come tutti i giorni, ho acceso la TV sul canale 67 (Mtv Music). La canzone che trasmettevano era "Unconditionally" della bellissima Katy Perry. Mentre girovagavo per la stanza alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti, mi sono fermato un attimo ad ascoltare il ritornello: "Unconditional, unconditionally I will love you unconditionally There is no fear now Let go and just be free I will love you unconditionally." Considerato che avevo già preso il primo caffè sono stato in grado di partorire questa domanda: io sono in grado di amare qualcuno incondizionatamente? Se parliamo di rapporti di coppia, probab

Confusion is in the air

Immagine
L'uomo, interessante organismo pluricellulare dalle fenomenali capacità tanto platealmente ostentate ma, soprattutto, tanto raramente applicate, per poter capire e conoscere il mondo sensibile crea delle "categorie": compartimenti, più o meno stagni, da riempire con oggetti che hanno caratteristiche comuni. Così è sempre stato fatto, fin dall'antichità, e ciò ha portato a dei risultati e a delle analisi più che soddisfacenti.  Nell'era moderna, quella in cui viviamo noi, stiamo però assistendo ad un incontrollabile "categorismo" (permettetemi il neologismo, ho sempre desiderato partorirne uno): tutto deve essere inglobato dentro un insieme. È come se si fosse persa, lungo la storia dell'evoluzione umana, quella elasticità mentale che permetta di cogliere l'autenticità e la "non-accorpabilità" di determinati fenomeni. Capisco il classificare le foglie secondo le loro caratteristiche, comprendo una elencazione dei vari tipi di vertebra