L'empatia vien mangiando
Invidia, ma solo un pizzico: ecco cosa provo nei confronti di coloro che non sanno cosa voglia dire "empatia". Ascoltare un problema raccontato da un amico o sentire in TV una sconcertante notizia di cronaca nera spesso fa entrare in una sorta di "trace": in uno stato di angoscia, quasi diretta, che obbliga le sinapsi ad elaborare quel trauma così da risolverlo o, perlomeno, superarlo in qualche modo. Così ovviamente non è per tutti, ed è da questa differenza che scaturisce rabbia e livore nei confronti di coloro che non colgono la sofferenza del prossimo. Spesso, sentendoci al sicuro, riparati in quelle cittadelle fortificate che sono i social-network, ci reputiamo liberi di fare ironia e sarcasmo sul dolore altrui, dimenticando (o volendo dimenticare) che le nostre parole e le nostre risate potrebbero aggiungere altra afflizione al tormento provato dalle vittime "reali" della vicenda. Avere un parere che possa essere liberamente espresso è un di