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Visualizzazione dei post da febbraio 1, 2015

Il backup dei significanti

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In questo pomeriggio, con il cielo indeciso su quale sia la migliore tonalità di blu da indossare per accogliere il tramonto, un malleabile e molle senso di disagio mi pervade: ricordi e sensazioni, vissuti e viventi, si susseguono svelandomi i loro segreti, palesandomi lezioni e realtà che fino ad ora riposavano, immobili e nascoste, sotto uno spesso strato di ignorante noncuranza. Accade così che si impara qualcosa anche nell'imperfetto silenzio della propria solitudine, lì dove la malinconia esiste come una forma d'arte che ha bisogno di essere rappresentata per non essere inghiottita dall'oblio e dal buon umore.  Quell'arte inesperta e privata, figlia delle nostre scelte, nata, come ogni essere vivente, nel dolore e con tanta sofferenza, è una storia ricolma di morale ed esperienza, un'ancora di salvezza che avremo sempre alle nostre spalle e dalla quale potremo ripartire quando onde anomale o parole ci spingeranno indietro nel nostro cammino, cancellando i p

La volpe ed il bambino

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La lettura de "Il piccolo principe" è un'esperienza estrema che una volta fatta lascia atri e ventricoli perplessi su quale sia il giusto ritmo da tenere per non far esplodere tutto.  Quella dimensione su cui abitavamo da bambini, fatta di una trasparenza ed una lucidità che si riacquista, forse, solo in punto di morte, un po' mi manca: il nostro attaccamento al denaro ed alle cose materiali, il nostro continuo districarsi in quell'orgia di offerte telefoniche che permettono di stare più virtualmente vicini a chi, spesso, preferiamo tenere lontano, ci fa apparire come degli esseri molto più infantili e ridicoli di quanto non siano i cd. "piccoli".  Ha proprio ragione la piccola volpe del nostro principe: "L'essenziale è invisibile agli occhi"...e ciò che riusciamo a vedere altro non è che un corrotto senso di concretezza che ci ha fatto smarrire quell'impalpabile sesto senso figlio dell'immaginazione puerile.  Conservare, nel n