Come è bello far l'amore
È troppo presto per parlare di sesso? Dopo quattro articoli mi sembra di aver già perso troppo tempo. È arrivato il momento di recuperare!
Chi mi conosce de visu lo sa: amo, in tutte le sue forme, in tutte le sue declinazioni, in tutte le sue coniugazioni, fare l'amore! Fosse per me passerei intere giornate a letto alternando ai piaceri della carne quelli della gola (la metà di voi sta pensando al sesso orale a questo punto...siete degli sporcaccioni...e mi piacete per questo).
Rispetto chi riesce a disinteressarsi completamente dell'argomento, ma al contempo sono dispiaciuto per queste "anime prave" perché non hanno che i carboidrati nelle loro vite, e quelli, si sa, a lungo andare e a differenza di qualunque amante, si stanziano sui fianchi e non vanno più via.
Io non ho iniziato presto a dedicarmi allo sport più amato dagli italiani che vivono da Trieste in giù, anzi, si può dire proprio il contrario. Ma questo non mi dispiace dopo tutto. Nel momento storico in cui viviamo nei bagni delle scuole medie succedono cose che (per fortuna) non riusciamo neanche ad immaginare, ed è un peccato affrettare così tanto i tempi secondo me. Ma contenti voi!
La prima volta accadde durante una fredda sera di febbraio, "soli eravamo e sanza alcun sospetto". A causa dei tanti film romantici visti durante gli anni avevo una visione quasi metafisica del sesso: mi aspettavo che da un momento all'altro partisse un sax ad accompagnare l'amplesso, un po' come succede tutti i giorni a Beautiful. Dopo qualche minuto ho capito che non c'era niente di impalpabile, era tutto reale, ed era tutto splendido! Non è stata sicuramente la mia migliore performance (non sono mancate le risate, ma quelle non mancano mai per fortuna), eppure la ricordo con affetto.
Sono contento di aver aspettato così tanto e di averlo fatto con la "persona giusta", e non perché altrimenti avrei fatto "sesso" e non "l'amore" (non credo molto in questa distinzione), ma perché si tratta di qualcosa di così speciale e di così esplosivo che non ha senso farlo se non c'è un minimo di chimica tra due persone. Questo non vuol dire che la "persona giusta" non la si possa anche incontrare nei bagni di una discoteca, una sera, per caso (ognuno ha i suoi tempi). Niente principi azzurri e né principesse in abiti di tulle rosa, solo un minimo di raziocinio che ci faccia ponderare bene le persone alle quali donarsi. I sensi di colpa rovinano ogni rapporto, quindi sarebbe sempre meglio non averne. Dopo l'orgasmo si torna sulla Terra, dopo aver fatto un giro fra mille mondi e fra centinaia galassie: proprio in quell'istante, quando l'incantesimo sembra essere finito, ci si rende conto se la scelta fatta qualche minuto (o qualche ora per i più fortunati) prima è stata corretta.
Il mio consiglio, rigorosamente non richiesto, è questo: non abbiate paura di sconvolgere il partner. Le migliori "sessioni di lavoro" sono quelle in cui si sperimenta e si osa anche. Bisognerebbe razionare i "no", raccontarsi e "ri-conoscersi", anche se si fa colazione assieme tutti i giorni.
Per questa sera, purtroppo, non potrò fare l'amore, quindi mi toccherà chiedere la questua al frigorifero, ripensando però, grazie a questo mio sproloquio notturno, a quanto, un paio di anni fa, un altro elettrodomestico di uso comune è stato protagonista di una delle serate più sensuali e divertenti di sempre.
Chi mi conosce de visu lo sa: amo, in tutte le sue forme, in tutte le sue declinazioni, in tutte le sue coniugazioni, fare l'amore! Fosse per me passerei intere giornate a letto alternando ai piaceri della carne quelli della gola (la metà di voi sta pensando al sesso orale a questo punto...siete degli sporcaccioni...e mi piacete per questo).
Rispetto chi riesce a disinteressarsi completamente dell'argomento, ma al contempo sono dispiaciuto per queste "anime prave" perché non hanno che i carboidrati nelle loro vite, e quelli, si sa, a lungo andare e a differenza di qualunque amante, si stanziano sui fianchi e non vanno più via.
Io non ho iniziato presto a dedicarmi allo sport più amato dagli italiani che vivono da Trieste in giù, anzi, si può dire proprio il contrario. Ma questo non mi dispiace dopo tutto. Nel momento storico in cui viviamo nei bagni delle scuole medie succedono cose che (per fortuna) non riusciamo neanche ad immaginare, ed è un peccato affrettare così tanto i tempi secondo me. Ma contenti voi!
La prima volta accadde durante una fredda sera di febbraio, "soli eravamo e sanza alcun sospetto". A causa dei tanti film romantici visti durante gli anni avevo una visione quasi metafisica del sesso: mi aspettavo che da un momento all'altro partisse un sax ad accompagnare l'amplesso, un po' come succede tutti i giorni a Beautiful. Dopo qualche minuto ho capito che non c'era niente di impalpabile, era tutto reale, ed era tutto splendido! Non è stata sicuramente la mia migliore performance (non sono mancate le risate, ma quelle non mancano mai per fortuna), eppure la ricordo con affetto.
Sono contento di aver aspettato così tanto e di averlo fatto con la "persona giusta", e non perché altrimenti avrei fatto "sesso" e non "l'amore" (non credo molto in questa distinzione), ma perché si tratta di qualcosa di così speciale e di così esplosivo che non ha senso farlo se non c'è un minimo di chimica tra due persone. Questo non vuol dire che la "persona giusta" non la si possa anche incontrare nei bagni di una discoteca, una sera, per caso (ognuno ha i suoi tempi). Niente principi azzurri e né principesse in abiti di tulle rosa, solo un minimo di raziocinio che ci faccia ponderare bene le persone alle quali donarsi. I sensi di colpa rovinano ogni rapporto, quindi sarebbe sempre meglio non averne. Dopo l'orgasmo si torna sulla Terra, dopo aver fatto un giro fra mille mondi e fra centinaia galassie: proprio in quell'istante, quando l'incantesimo sembra essere finito, ci si rende conto se la scelta fatta qualche minuto (o qualche ora per i più fortunati) prima è stata corretta.
Il mio consiglio, rigorosamente non richiesto, è questo: non abbiate paura di sconvolgere il partner. Le migliori "sessioni di lavoro" sono quelle in cui si sperimenta e si osa anche. Bisognerebbe razionare i "no", raccontarsi e "ri-conoscersi", anche se si fa colazione assieme tutti i giorni.
Per questa sera, purtroppo, non potrò fare l'amore, quindi mi toccherà chiedere la questua al frigorifero, ripensando però, grazie a questo mio sproloquio notturno, a quanto, un paio di anni fa, un altro elettrodomestico di uso comune è stato protagonista di una delle serate più sensuali e divertenti di sempre.
A presto blog, a risentirci miei lettori.
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