Un acino nel silenzio

In verità, in verità vi dico che mi siete mancati e che dovevo tornare.
Dopo una pausa dai social network, durata solo pochi giorni, ho capito di essere nuovamente pronto a visitare questi lidi ricchi di una fauna (non sempre) pluricellulare che, nel bene o nel male, mi affascina e mi stupisce.
Ho deciso di staccare per un po' le varie "spine", sia a causa degli impegni universitari, ma soprattutto per saggiare il mio livello di dipendenza da smartphone e PC. Il risultato è stato confortante: la mia routine è un po' cambiata, ho passato qualche ora in più con gli amici o con un libro in mano, e solo in qualche rara occasione ho sentito la spasmodica necessità di "condividere" con il mondo un mio pensiero. Ma, per mia fortuna, nessuna crisi di astinenza ha ipotecato le mie giornate con malumori o nervosismi.
C'era forse solo una cosa che volevo scoprire: se almeno una piccola percentuale di quel ragazzo che non voleva nemmeno iscriversi su Facebook, fosse sopravvissuta. A quanto pare così è, e la cosa non può che rendermi, almeno un po', fiero di me stesso (basta davvero pochissimo a volte!).
Con un rinnovata voglia di donare il giusto tempo alle cose, spero di concedere presto, a chi lo vorrà, qualche valida riflessione sul mondo e sui suoi abitanti. Per il momento mi limito ad augurare a tutti voi di trovare il tempo per riflettere, perché solo fermandosi a valutare ciò che si possiede già ci si accorge dei tesori che arricchiscono le nostre avide esistenze.



A presto blog, a risentirci miei lettori.

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