Il consigliere imperfetto

Parlare con i miei amici mi ha sempre offerto importati spunti di riflessione, e anche la giornata di oggi non fa eccezione.
Negli anni il maggior quantitativo di consigli che mi sono stati chiesti hanno riguardato l'ambito sentimentale. Diciamolo subito: non sono mai stato un "latin lover". Ho sempre preferito lunghi digiuni ad amori intermittenti. Essendo nato nel (lontano?) 1986 sono cresciuto vedendo i "Classici Disney". Non ho mai accettato il concetto del "provare a stare con qualcuno". Sono sempre stato convinto che quando avrei incontrato il Vero Amore, lo avrei riconosciuto e non me ne sarei più separato. Crescendo ho capito che certi amori perfetti esistono solo nelle favole, ed è giusto che sia così dopo tutto. Nella vita reale i topi non ti aiutano a rifare il letto e i nani sono spesso oggetto di discriminazione in campo lavorativo e sociale.
Nonostante ciò, nonostante io non fossi il Rodolfo Valentino del quartiere, sono sempre stato scelto per essere il depositario dei cuori infranti di amici e (soprattutto) amiche.
Quello che ho capito durante la mia carriera di consigliere? Non importa quanto il tuo ragionamento risulti lineare o logico, tanto loro, le tue amiche, faranno, nell'80% dei casi, esattamente l'opposto! Questo, ovviamente, non prima di averti dato ragione ed averti detto quanto in realtà le tue parole siano state persuasive ed illuminanti.
No, non è una critica, anzi, la cosa mi fa sorridere. In amore, o in quello che crediamo sia amore, la logica dovrebbe essere usata con parsimonia. Niente è perfetto, soprattutto ciò che crediamo sia tale, ecco perché la delusione è sempre dietro l'angolo. Ma dopo tutto, che ce ne facciamo della perfezione noi esseri umani? L'unica cosa sensata da fare è tendere verso essa, senza dimenticare che non potremo mai raggiungerla perché non fa parte del nostro mondo. Piuttosto dovremmo tentare di migliorarci, senza avere la presunzione di sentirci impeccabili e realizzati. In fondo, e permettetemi il parallelismo un po' da nerd, per quanto sia divertente "superare il livello", dà molta più soddisfazione continuare a giocare per superarli tutti (per poi cambiare gioco possibilmente). 
È proprio così che, a mio avviso, bisognerebbe gestire un rapporto sentimentale: non pretendere di non litigare mai, di non discutere e di pensarla sempre come il proprio partner. Confrontarsi, discutere, conoscersi...e poi, cosa più importante di tutte, chiedere consiglio agli amici che spesso, anche se non vogliamo ammetterlo, sanno guidarci meglio di noi stessi perché possiedono quel briciolo di razionalità che comunque serve a rendere la ricetta più succulenta e sana. 
Non smetterò mai di ringraziare le mie amiche per avermi insegnato, tramite la non osservanza dei miei noiosissimi diktat, che non bisogna trincerarsi dietro l'amor proprio, che bisogna rischiare di farsi male e soprattutto che nessuno, proprio nessuno, è immune dal virus dell'Amore.



A presto blog, a risentirci miei lettori. 

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