Il sesso "inutile"
Fare sesso è bellissimo: eccita, rilassa, entusiasma, consola e mette di ottimo umore.
Ci abbiamo messo secoli, decennio più, decennio meno, ad affrancarci dall'idea che provare orgasmi sia un peccato mortale o nasconda in sé qualcosa di perverso e satanico. Finalmente in questa società post-moderna, tanto attaccata e condannata dai nostalgici del "sesso bon-ton", quello matrimoniale, atto alla santissima, altissima e benedettissima procreazione, ognuno è tendenzialmente libero di copulare con chi meglio crede: la verginità non è più un valore, ma solo uno stato di fatto, i cui effetti durano fin tanto che non si sceglie di andare oltre e di varcare i "confini di giardino" (cit.).
Anche la tecnologia è venuta incontro all'insaziabile appetito di noi consociati. Basta qualche click in una delle tante applicazioni create per lo scopo et voilà, il sesso è servito. Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le "tasche", un po' come per le pizze: c'è il sesso semplice, quello pieno di condimenti e quello formato famiglia, c'è quello da asporto e quello a domicilio, quello "solo in contanti" ma anche quello che accetta carte di credito, c'è quello con il menù con le foto e quello in cui gli ingredienti devi selezionarli uno per uno...c'è persino quello con la Coca Cola e la margherita in omaggio.
Ma se qualcuno vi confessasse che la pizza non gli piace? E se questa persona fosse a dieta o, addirittura, in "tisanoreica"? Ci sarebbe qualcosa di male? Vi vedo fare di "no" con la testa, ma...ne siete proprio sicuri? Davvero sareste in grado di non trasformarvi in dei Perry Mason di periferia pronti a dirgliene quattro a quello stolto che non apprezza le virtù benefiche di questo nobile e rispettabile carboidrato?
Sapete...ultimamente mi capita spesso di dover spiegare agli altri che semplicemente, senza un motivo preciso, attraverso una fase in cui non sono "in vena" di pizza o di altri surrogati di natura simile. Avverto, da qualche mese, un senso di sazietà tale per cui mi sento soddisfatto e pago nutrendomi di altro: di sentimenti di benevolenza per la mia famiglia, di amicizie vecchie e nuove, di ironia, di semplicità, di sport...e di qualche bicchiere di buon Syrah.
Eppure a qualcuno questa astinenza pesa.
Io non lo credevo possibile, eppure la modernità, madre feconda ed astuta, ha messo al mondo un numero spropositato di laureati all'Università telematica della Pizza che, a causa di un ingombrante bagaglio culturale, non fanno altro che spandere saggezza e offrire lezioni a quei poveracci che di farina, sugo e mozzarella non vogliono nemmeno sentire l'odore.
D'altronde c'era da aspettarselo. Il nostro è un periodo storico in cui basta saper cercare un qualunque lemma su Wikipedia per ottenere "cattedre" e mansioni dirigenziali fra i più alti vertici della realtà sociale.
Si è passati, come sempre nella storia (Vico, quanto avevi ragione!), da un estremo all'altro: dal terrore per una vita dissoluta e dedita al piacere, al consigliare a tutti, ma proprio a tutti, anche a chi se ne sta in un angolo, in silenzio, la filosofia del "coito ergo sum". Beh, mi sia concesso un piccolo spolier: vi sbagliate, non è un orgasmo a regalare dignità alla vita umana.
Vedete, miei cari, la statistica, ahimè, non è una scienza esatta, e spesso il possedere una ingombrante cronologia di partner sessuali non è un sicuro indice di expertise sull'argomento: lasciamo parlare gli esperti, anche perché l'abuso di professione, vorrei ricordarlo, è un reato.
Di fronte ad una diversità, soprattutto se lecita, sarebbe sempre più prudente evitare di puntare il dito...ma d'altronde, di che mi lamento? "Si sa che la gente dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio."
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