Il "pentagayno"
Da settimane leggo articoli, post e tweet riguardanti l'omosessualità e l'omofobia.
Da settimane ho visto l'odio di integralisti cattolici e di eterosessuali per vocazione scontrarsi contro le istanze, legittime ma, come sempre, beatamente ignorate, di persone che ormai di diverso hanno solo il buon gusto che, solo in linea di principio ovviamente, li contraddistingue.
Da settimane sento il bisogno di sorridere un po'...di prendermi qualche secondo per fare della sana (o forse becera) ironia così da mettere da parte e provare a dimenticare tutti quegli odiosi assiomi che vedono nella "famiglia tradizionale" (quella composta da uomo, donna, figli, cane, gatto, criceto, baby-sitter, amante di lui, amante di lei, Bimby e router) il solo "locus amoenus" in cui possano svilupparsi esseri sani, retti e forti degni di far parte, a pieno titolo, della "parte giusta" della società.
Il perché, nel 2016, si debba ancora parlare di un qualcosa che, in molti altri ordinamenti, non è più nemmeno una notizia, non è poi un fatto misterioso: fattori religiosi, storici e (in)culturali hanno portato l'Italia ad essere un paese arretrato sotto mille aspetti, tra i quali, probabilmente, spicca quello dei diritti civili.
Quando si parla di omosessuali molti credono di riferirsi ad una categoria dai contorni ben definiti e per niente irregolari. A questi tassonomisti mal riusciti voglio tendere una mano svelando loro un segreto: non è così! Ci tanti tipi di gay quante tipologie di barbie esistono "in natura".
Nella speranza però di facilitare il lavoro a chi, a differenza mia, si occupa in modo serio e puntuale, di questa problematica, offrirò a tutti voi, lettori impegnati e sociologi dell'ultim'ora, una classificazione composta da 5 sub-categorie, così da chiarirvi le idee ed evidenziare luci ed ombre di questo coloratissimo e criticatissimo gruppo sociale.
1) I catto-gay
Non posso che iniziare la mia classificazione parlandovi dei "cattogay".
Si tratta degli androgini dei giorni nostri, esseri la cui dicotomica essenza è spesso fonte di turbamento e sofferenza: esperti conoscitori della Bibbia e di ogni miracolo compiuto da Nostro Signore da un lato, famelici e spietati bracconieri di indifesi deretani dall'altro
Passano la vita nascondendo, spesso sotto ampi e scuri abiti talari, pulsioni, sensazioni ed inclinazioni, preferendo apparire sempre "al meglio", cioè eterosessualmente avvezzi alla discriminazione di tutto ciò che non sia stato accettato, ratificato e vidimato da Santa Romana Chiesa da almeno 1999 anni.
Quando,soprattutto la notte, decidono di gettare a terra la maschera, effettuano il login nella loro app di incontri preferita, aggiornando il profilo con qualche citazione di un Santo e commentando le foto dei più esibizionisti con un sacro e puntuale fervore che manca alla maggior parte dei comuni mortali.
Meglio evitare di imbastire discorsi logici e razionali con loro se non si vuol finire dentro una scena alla "Dan Bronw" con tanto di Guardie Svizzere alle calcagna.
2) GLi etero-curiosi
Un animo scisso in due (o più) parti lo ritroviamo anche in questa seconda categoria, che si differenzia dalla prima semplicemente perché quello che potremmo definire il loro "io diurno", quello cioè di facciata, per niente incline a mostrare tratti di pericolosa e criticabile originalità, è dedito ad altro tipo di virili e testosteroniche attività: si spazia così dalla maniacale cura della macchina al culto per gli addominali, dal calcetto il venerdì sera, al pranzo domenicale dalla suocera.
Amano infiltrarsi tra le fila "nemiche" (anche per avere la possibilità di sbirciare l'attrezzatura degli amici sotto le docce) e sono abilissimi camaleonti, anche perché spesso sono proprio loro i primi a lasciarsi andare a commenti omofobi e colmi di odio quando in TV si vedono due ragazzi o due ragazze che si tengono per mano in un modo che possa sembrare equivoco o malizioso.
Ma se loro sono in grado di dimenticare (nonostante la fede al dito), almeno per qualche ora, le proprie certe preferenze sessuali, la cronologia dei loro PC invece è piena di siti nei quali aitanti ragazzetti lasciano cadere mutande e saponette nella speranza che qualcuno li aiuti pazientemente a cercarle.
3) I Mascolini
Siamo di fronte ad una delle tipologie di omosessuale più controverse. Si tratta di soggetti fieramente ed apertamente gay, per nulla restii a parlare della propria sessualità e delle proprie preferenze, MA convintissimi detrattori di tutti coloro la cui voce e le cui movenze non rispettino i canoni del maschio virile ed un po' sboccato che possiamo rintracciare nelle migliori curve sud degli stadi italiani. Guardano al mondo eterosessuale ed ai suoi canoni stereotipati come ad una fratellanza della quale non potranno, purtroppo, mai far parte, ma i cui principi possono essere comunque salvaguardati o quanto meno apprezzati anche da chi un seno non lo toccherebbe nemmeno con le mani di qualcun altro.
La principale caratteristica di questi strani elementi è che essi considerano loro stessi l'anello di congiunzione tra etero e gay, una sorta di "categoria speciale", la quale, proprio in forza di tale specialità, si sente legittimata a redarguire e cercare di correggere chi veste con abiti troppo attillati o chi, magari per gioco, lascia fuoriuscire, con veemenza ed allegria, una femminilità che non può, in nessun modo, essere compressa o nascosta.
4) I gay (e)retti
Nella penultima categoria rientrano coloro che vivono la propria omosessualità in modo unidirezionale: sotto le coperte.
Credono l'essere gay si sostanzi nel coito e, coerentemente con questa filosofia di vita, sono alla costante ricerca di qualcuno o qualcosa che plachi questa inestinguibile sete!
Usualmente si aggirano in casa in boxer o slip, passando le loro giornate scattandosi foto hot ed organizzando incontri in cui dare libero sfogo alle proprie fantasie o alla pratica sessuale del momento. Non importa che si tratti di un semplice e quasi banale "tête à tête" o di un articolato percorso multiplayer, ciò che davvero è importante è raggiungere il più alto numero possibile di orgasmi, così da arrivare e a fine anno sì con la prostata ingrossata ma anche con un bilancio in cui non è poi così detto che "attività" e "passività" si equiparino...
5) I gay
- ? -
Ho volutamente lasciato in bianco l'ultima voce, e non perché non ci sarebbe molto da dire, ma semplicemente perché la stragrande maggioranza degli omosessuali non può davvero essere banalmente classificata o standardizzata! Come non esistono due persone assolutamente uguali, non esistono e non possono esistere due omosessuali identici.
Smettiamola di concepire un mondo necessariamente diviso in squadre che lottano l'una contro l'altra. La verità, quella semplice, quella che nessuno vuol vedere, è che siamo tutti irrimediabilmente diversi, ed in quanto tali portatori delle istanze umane più disparate: donare tutela a tali bisogni, fin tanto che essi siano leciti e non creino alcun nocumento alla collettività, non vuol dire "perdere la partita", ma solo tendere un braccio a chi, purtroppo, teme che tutto ciò che di bello ha già costruito e costruirà nella vita, verrà schiacciato e vandalizzato da vuoti legislativi ed (in)adempimenti burocratici.
Smettiamola di vedere guerre o battaglie dove non ce ne sono: il mondo assiste da secoli a scontri sanguinari che, nonostante l'evoluzione, non accennano a voler cessare. Cerchiamo piuttosto di salvaguardare, con pochi sforzi e senza che vi debbano essere vittime o martiri, l'amore...per combattere con odio, l'odio, purtroppo c'è e ci sarà sempre del tempo.
A presto blog, a risentirci miei lettori.
Commenti
Posta un commento