Cosa accadrebbe se...
...si avverassero i sogni degli omofobi ed in Italia sparissero, di colpo, tutti gli omosessuali, per almeno 24 ore?
Probabilmente questo scenario commuoverebbe molti simpatizzanti del Family Day. Nessun "frocio" sullo stivale per un giorno intero; nessun "finocchio" a cui dire di curarsi o, in alternativa, di suicidarsi; nessuna strada infestata da fastidiosi e volgari soggetti che gironzolano per la città tenendosi la mano, offendendo irrimediabilmente la moralità pubblica e l'essenza stessa dell'unica e sola "famiglia tradizionale".
Insomma, una grande festa in cui le donne e gli uomini potrebbero accoppiarsi ed avere orgasmi nell'unico modo voluto sia da Dio che dalla scienza, senza il bisogno di complicarsi la vita ragionando su cosa fare nudi, su di un letto, con due peni o quattro seni.
Certo...probabilmente sarebbe saggio, in questo giorno del giudizio dei "ricchioni", non avere incidenti domestici o, peggio, ammalarsi, perché i soli medici ed infermieri eterosessuali non potrebbero soddisfare prontamente le istanze sanitarie di un'intera nazione.
Sarebbe opportuno anche non contare su un pronto intervento delle forze dell'ordine qualora un malintenzionato si introducesse a casa nostra: il numero di uomini e donne addetti alla nostra sicurezza non basterebbe di certo per tutte le vittime di stupro o di stalking.
Probabilmente da molti negozi sparirebbero, assieme ai loro creatori, anche gli abiti degli stilisti più famosi ed apprezzati...ma vah...che differenza ci sarà mai tra un tailleur di Valentino e quello che si trova, tra l'altro a buon mercato, nel nostro negozio di articoli "made in China" di fiducia.
Sicuramente ci sarebbero gravi problemi a livello di produzione e dispacciamento dell'energia, sia elettrica che di altro genere: come suddividere il carico di lavoro tra gli ingegneri "sani" rimasti senza che lo Stato vada in tilt? Magari mettendosi d'accordo su quando fare lo shampoo un phon acceso a Reggio Calabria non provocherebbe un black out irreversibile a Cosenza.
Però almeno i supermercati continuerebbero a funzionare...certo, magari con una sola cassa disponibile, forse senza pescivendoli, macellai e salumieri, ma dopo qualche ora di fila per pagare avremmo a disposizione tutti i surgelati che possiamo desiderare.
Ovviamente, fatta la spesa, bisognerebbe incrociare le dita e sperare che il frigo non decida di smettere di funzionare in questa giornata così magica e felice: chi verrebbe a ripararlo? Magari, sforzandoci un po', troveremmo un tecnico che non pratichi la sodomia...ma chissà quanto sarà alto il salario essendo uno dei pochi rimasti a riuscire a parlare agli elettrodomestici.
E se, in questa fausta occasione, scoprissimo di aver avuto la sfortuna, per anni, di avere la farmacista, il benzinaio, la pasticcera o il tabaccaio gay? Meglio così! Taglio netto a medicine, carburante, dolci e sigarette: saremmo tutti più magri...anche perché chissà quanto dovremmo camminare per trovare uno dei superstiti alla "grande sparizione".
C'è da dire però che con agenti del Fisco, giudici penali o una guardie carcerarie fuori dalla scena potremmo anche sentirci più liberi di non pagare quelle odiose tasse o, meglio ancora, di farci giustizia da soli, decapitando il vicino che il sabato sera guarda la TV fino a tardi disturbando il nostro retto ed onesto sonno eterosessuale (finalmente un aspetto più che positivo!).
Forse l'unica cosa davvero fastidiosa sarebbe la scomparsa dei nostri figli, dei nostri zii e dei nostri amici...ma in fondo tutte queste perdite cosa sarebbero di fronte alla gioia provata nel poter ammirare un'Italia fatta solo di donne pie e uomini retti? Un'Italia libera dal peccato ed epurata da quel grave "cancro omosessuale" che ha portato timide madri di famiglia a smettere di spadellare per scendere in piazza a ribellarsi per difendere i propri figli da quei malati che pensano che ottenere diritti per se stessi non possa distruggere le vite, altrimenti spensierate e perfette, dei più indifesi membri della nostra società.
Per fortuna che c'è e ci sarà sempre la Chiesa, sempre pronta a curare la crescita e lo sviluppo dei nostri rampolli: tra quelle sante mura non può accadere nulla di male perché l'abito non solo fa il monaco, ma fa anche il gay, il cattivo ed il peccatore: le apparenze, dopo tutto, sono molto più importanti di quelle sopravvalutate verità che i gay si ostinano tanto a voler svelare.
Probabilmente questo scenario commuoverebbe molti simpatizzanti del Family Day. Nessun "frocio" sullo stivale per un giorno intero; nessun "finocchio" a cui dire di curarsi o, in alternativa, di suicidarsi; nessuna strada infestata da fastidiosi e volgari soggetti che gironzolano per la città tenendosi la mano, offendendo irrimediabilmente la moralità pubblica e l'essenza stessa dell'unica e sola "famiglia tradizionale".
Insomma, una grande festa in cui le donne e gli uomini potrebbero accoppiarsi ed avere orgasmi nell'unico modo voluto sia da Dio che dalla scienza, senza il bisogno di complicarsi la vita ragionando su cosa fare nudi, su di un letto, con due peni o quattro seni.
Certo...probabilmente sarebbe saggio, in questo giorno del giudizio dei "ricchioni", non avere incidenti domestici o, peggio, ammalarsi, perché i soli medici ed infermieri eterosessuali non potrebbero soddisfare prontamente le istanze sanitarie di un'intera nazione.
Sarebbe opportuno anche non contare su un pronto intervento delle forze dell'ordine qualora un malintenzionato si introducesse a casa nostra: il numero di uomini e donne addetti alla nostra sicurezza non basterebbe di certo per tutte le vittime di stupro o di stalking.
Probabilmente da molti negozi sparirebbero, assieme ai loro creatori, anche gli abiti degli stilisti più famosi ed apprezzati...ma vah...che differenza ci sarà mai tra un tailleur di Valentino e quello che si trova, tra l'altro a buon mercato, nel nostro negozio di articoli "made in China" di fiducia.
Sicuramente ci sarebbero gravi problemi a livello di produzione e dispacciamento dell'energia, sia elettrica che di altro genere: come suddividere il carico di lavoro tra gli ingegneri "sani" rimasti senza che lo Stato vada in tilt? Magari mettendosi d'accordo su quando fare lo shampoo un phon acceso a Reggio Calabria non provocherebbe un black out irreversibile a Cosenza.
Però almeno i supermercati continuerebbero a funzionare...certo, magari con una sola cassa disponibile, forse senza pescivendoli, macellai e salumieri, ma dopo qualche ora di fila per pagare avremmo a disposizione tutti i surgelati che possiamo desiderare.
Ovviamente, fatta la spesa, bisognerebbe incrociare le dita e sperare che il frigo non decida di smettere di funzionare in questa giornata così magica e felice: chi verrebbe a ripararlo? Magari, sforzandoci un po', troveremmo un tecnico che non pratichi la sodomia...ma chissà quanto sarà alto il salario essendo uno dei pochi rimasti a riuscire a parlare agli elettrodomestici.
E se, in questa fausta occasione, scoprissimo di aver avuto la sfortuna, per anni, di avere la farmacista, il benzinaio, la pasticcera o il tabaccaio gay? Meglio così! Taglio netto a medicine, carburante, dolci e sigarette: saremmo tutti più magri...anche perché chissà quanto dovremmo camminare per trovare uno dei superstiti alla "grande sparizione".
C'è da dire però che con agenti del Fisco, giudici penali o una guardie carcerarie fuori dalla scena potremmo anche sentirci più liberi di non pagare quelle odiose tasse o, meglio ancora, di farci giustizia da soli, decapitando il vicino che il sabato sera guarda la TV fino a tardi disturbando il nostro retto ed onesto sonno eterosessuale (finalmente un aspetto più che positivo!).
Forse l'unica cosa davvero fastidiosa sarebbe la scomparsa dei nostri figli, dei nostri zii e dei nostri amici...ma in fondo tutte queste perdite cosa sarebbero di fronte alla gioia provata nel poter ammirare un'Italia fatta solo di donne pie e uomini retti? Un'Italia libera dal peccato ed epurata da quel grave "cancro omosessuale" che ha portato timide madri di famiglia a smettere di spadellare per scendere in piazza a ribellarsi per difendere i propri figli da quei malati che pensano che ottenere diritti per se stessi non possa distruggere le vite, altrimenti spensierate e perfette, dei più indifesi membri della nostra società.
Per fortuna che c'è e ci sarà sempre la Chiesa, sempre pronta a curare la crescita e lo sviluppo dei nostri rampolli: tra quelle sante mura non può accadere nulla di male perché l'abito non solo fa il monaco, ma fa anche il gay, il cattivo ed il peccatore: le apparenze, dopo tutto, sono molto più importanti di quelle sopravvalutate verità che i gay si ostinano tanto a voler svelare.
A presto blog, a risentirci miei lettori.
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