Tra incudini, vasi e martelli

Non è cosa facile descrivere il mix di emozioni che sto vivendo da qualche settimana a questa parte. Sento che tutto sta cambiando velocemente, come se qualcuno avesse premuto il tasto FF del telecomando impedendomi di comprendere la trama del film che stavo, con fatica, cercando di seguire. 

Alcuni amici si sono sposati, altri stanno per laurearsi e cambiare vita, altri ancora stanno pensando di fare le valigie e di cercare fortuna lontano dai luoghi in cui sono nati...e poi ci sono io, ancora inchiodato alla stessa scrivania, disorientato come un novello Principe Salina e, come lui, atterrito dai cambiamenti che si intravedono all'orizzonte. 
Non ho molta fiducia nei confronti dell'avvenire e l'attuale non è di certo un periodo storico particolarmente felice o facile; ciononostante non mi ritengo di certo un disfattista perché sono persuaso che anche io troverò, un giorno, il mio posto nel mondo. Dopo aver speso tante parole dolci e sincere per tutti coloro che amo voglio provare ad augurare a me stesso di non perdere mai quella scintilla di ottimismo che, nonostante le tante difficoltà, mi fa ben sperare per il futuro: anche io, chissà quando, mi renderò utile per la società, anche se non so ancora come. 

Perdonate queste mie mie illazioni figlie di un flusso di (in)coscienza che probabilmente appare logico solo a me stesso, ma questo blog è, e resta, fortunatamente, la mia isola felice al di fuori dal tempo, un posto in cui semplicemente esisto, senza che ciò implichi alcuna giustificazione utilitaristica.

In realtà, con queste parole, vorrei solo ricordare a tutti coloro che, come me, vagano raminghi su questa terra, di conservare un barlume di speranza all'interno di quel vaso che Pandora non è stata in grado di apprezzare e gestire: nessun male può vivere senza un bene da sopraffare, e sono proprio le faville nascenti da questo titanico scontro ad illuminare le immagini dalle quali trarre quelle famose lezioni che, non senza dolore, ci faranno sicuramente vivere meglio. 


A presto blog, a risentirci miei lettori.

Commenti

  1. caro Giox, siamo noi che "auguriamo a te di non perdere mai quella scintilla di ottimismo che, nonostante le tante difficoltà, ti fa ben sperare per il futuro" ... Purtroppo non è un mondo nel quale avere molta fiducia, ma io come te non dispero che un giorno, magari non troppo lontano, le cose possano cambiare ... Io credo, fermamente, che tu troverai il tuo posto nella società, oggi forse non lo vedi, ma magari domani lo scorgerai davanti a te ... quello che posso dirti è sicuramente di non smettere di essere quello che sei, non smettere di sognare, insegui quei sogni, anche se avvolte sembra difficile ... sii te stesso e non farti abbattere da nulla ... la vita è un viaggio continuo e citanto Cremonini "per quanta strada ancora c'è da fare, amerai il finale" ... un abbraccio e grazie

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