Il curioso caso di Giox Pex

Non siamo noi a crescere, è il mondo che arretra, più o meno lentamente, facendoci avanzare. Percepiamo la paternità dei passi che compiamo solo in relazione a quelli degli altri, dei "nostri" altri, di coloro che in un certo senso sono quella piccola parte di noi stessi destinata a non morire mai, perché passa di vita in vita, trasformandosi e migliorandosi.
Questo è quello che è successo a me, oggi, alle 20:30 di un anonimo giovedì di gennaio: sono cresciuto, più precisamente invecchiato, di botto, quando mio fratello ha varcato l'uscio dicendo: "Lascio qui le chiavi, è inutile portarle con me, quando tornerò qualcuno mi aprirà la porta".
Nessun lacrimoso soundtrack è sgorgato, improvvisamente, dalle  pareti così come accade nei film e, come era prevedibile, nessuna lacrima ha imposto strazianti ipoteche su un momento di cambiamento così importante ma anche così "meritato". Solo sorrisi, tanti sorrisi ricchi di soddisfazione e di gratitudine per aver condiviso un percorso che, questa è la speranza, sta finalmente diventando anche professionale oltre che, sicuramente, umano.
E così eccomi qui, di colpo quasi trentenne, con tantissimi dubbi sul futuro, con poche certezze e con qualche timida ma inaffondabile speranza. Anche io un giorno varcherò quella soglia...ma fino ad allora mi godrò, ancora più intensamente, il calore di  questo focolare colmo di quella miriade di sentimenti che hanno fatto di me, nel bene e nel male, la persona che sono e che, salvo qualche piccola correzione durante il percorso, un giorno, spero non troppo lontano, sarò.


A presto blog, a risentirci miei lettori.

Commenti

  1. Uno dei tuoi articoli migliori! Sono sempre onorato di far parte dei tuoi pensieri.

    Tuo fratello Tano.

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    1. Un giorno curerò la tua biografia, sappilo!! Ahahaha! Grazie per la costanza "sconcertante" con la quale mi leggi!
      Buon viaggio!

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  2. Lo so che posso sembrare ripetitivo, e a volte ritengo di esserlo, ma tu hai un DONO...tu non scrivi, tu narri lasciando scorrere nelle parole tutte le tue emozioni...lo so che dirai che non è un DONO, ma ti sbagli...grazie per quello che sei e grazie perchè ci regali ogni volta una parte delle tue emozioni lasciando che le stesse entrino dentro di noi...non smettere mai

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    1. Molti dei tuoi lettori (tra cui io) hanno il privilegio di conoscere Tano e come tutti non posso che convenire con il tuo umile ed orgoglioso pensiero. Credo che sia emersa in te la consapevolezza di essere una persona matura e ricca di qualità, molte delle quali, ancora da far affiorare in superficie.
      Vi Stimo fratelli Pex!

      E vi stimo anche perché non correggerete eventuali errori di sintassi presenti nel mio commento!

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    2. Grazie mio ANOnimo preferito! È un privilegio per me starti accanto...e l'altro Pex ti trova simpatico dopo tutto, almeno credo! Ahahhaa!
      Un bacio, forte.

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