Sorrisi glassati e bottoni segregati

Puntuale come il raffreddore in autunno e le zanzare in estate arriva il mio articolo sul Natale che, diciamolo subito, non sarà farcito di riflessioni sulla presunta magia che circonda questo periodo dell'anno.
Personalmente non ho mai colto il fascino delle feste "imposte": mi sono sempre limitato ad osservarle, a studiarle, mantenendo, durante la ricerca, ove possibile, un educato e distaccato silenzio. Non mi piace spegnere l'entusiasmo altrui, ma davvero non sono la persona più adatta con la quale condividere la gioia per palle, glitter, alberi sintetici e Babbi Natale che si improvvisano alpinisti metropolitani.
Questo bisogno di imporsi pranzi eccessivi ed affetto nei confronti di parenti che, spesso, nessuno si sognerebbe di degnare della minima considerazione, non l'ho mai avvertito come urgente o necessario.
Il mio punto di vista, per grande gioia dell'economia nazionale e non, è fortunatamente isolato oltre che, come sempre, rigorosamente non richiesto. Per fortuna poi il Natale non è solo sinonimo di regali e presepi che raccontano la storia di una fecondazione eterologa ante litteram...ma molto di più.
Oggi però non ho deciso di scrivere per raccontarvi dei miei problemi irrisolti con le feste cattoliche (o presunte tali) e nemmeno per fare del bieco sarcasmo (ok...forse giusto un po'), ma per approfittare di questo momento così importante per la maggior parte di voi per augurarvi, con "laica sincerità" che, a prescindere dal Natale, possiate trovare sempre, nelle piccole cose, la forza necessaria per essere felici.
Insomma, anche io, forse mancando di coerenza, mi sono piegato alla consuetudine del regalare un auspicio a gente più o meno conosciuta...ma il farvi mancare un mio, per quanto piccolo, incoraggiamento oggi, sarebbe significato trincerarsi dietro le proprie idee e caricare di odio un innocente Mercoledì 24 Dicembre che, come me, è vittima inconsapevole di eventi "necessitati".
Aggiungo poi a queste parole un semplice Grazie rivolto a tutti coloro che, anche per un solo istante, hanno deciso in questo anno di leggermi ed eleggermi quale protagonista dei propri preziosi pensieri.
Con la speranza che il mondo possa trovarvi sempre pronti a combattere ed a sorridere, vi lascio ai preparativi ed ai ritocchi finali.
Passate delle Buone feste e non lasciate mai che nessuno metta sotto scacco la vostra felicità, soprattutto se a farlo è un commensale sazio ed ubriaco del quale non ricordate il nome.

A presto blog, a risentirci miei lettori.