Mutande emarginate
I primi ominidi, dopo essere faticosamente riusciti a conquistare la posizione eretta ed il pollice opponibile, arrivarono ad elaborare anche una innovativa regola per la sopravvivenza della specie: quando le giornate si facevano più corte e la temperatura si abbassava, loro, che ancora non erano in grado di scrivere e vivevano nelle grotte, si coprivano.
Mi pare evidente che, durante i secoli, qualcosa è andato perso per sempre, e non parlo ovviamente dei peli sulla schiena o delle lotte tra i gladiatori.
Uno dei trend che impazza sui tutti i social network è quello di fotografarsi con quanti meno vestiti addosso possibile. Pare insomma che "il selfie non è bello se non fai lo spogliarello" (rima tremenda, me ne rendo conto e chiedo venia).
Intendiamoci: l'autoscatto è ormai un virus che ha infettato quasi tutti, me compreso. Se dovessi perdere il cellulare la cosa che più di tutte mi causerebbe disagio sarebbe la quantità imbarazzante di primi piani rinvenuti dall'inventore del "tesoro". Il punto è però un altro: siamo davvero così bisognosi di attenzioni da dedicare una o due foto "hot" al giorno ad una pletora di sconosciuti arrapati che il più delle volte biascicano complimenti privi di sintassi e segni di interpunzione adeguati? Capisco che a tutti, o quasi, piaccia piacere, ma davvero il sapere che a Sondrio piuttosto che a Siracusa qualcuno ha un'erezione a causa nostra, ci fa affrontare meglio la giornata?
Ogni mattina è un continuo osannare, con una buona dose di falso stupore e lussuriosa ingordigia, le nudità volontariamente mal celate di ragazzi e ragazze che hanno fatto degli addominali e dei glutei degli idoli sacri da venerare e a cui indirizzare pensieri, parole e, in alcuni casi, richieste di miracoli.
Bisogna essere onesti: guardare un corpo nudo, soprattutto se ben allenato e scolpito, non può di certo dispiacere; fare di questa attività un punto di forza per la propria altalenante autostima probabilmente è il segno che la sicurezza tanto ostentata è fragile come il castello di sabbia dei Noir Désire nel video "Le vent nous portera".
Questa sensualità necessitata, distribuita, gratuitamente, day by day, ad un'assemblea sempre pronta a votare sul "durello" o il "pacco" più interessante, ha comportato un ribaltamento del concetto di scandalo: ormai ciò che veramente stupisce gli occhi annoiati di coloro che posseggono un barlume di intelligenza è un bel pigiama di pile che lascia scoperti solo collo, viso e mani.
È veramente cosa buona e giusta vivere bene con se stessi ed avere un buon rapporto con il proprio corpo, ma se la mattina c'è chi ha bisogno di svegliarsi e di spogliarsi per far credere che quell'accenno di chiappa nella foto sia del tutto casuale, allora davvero qualcosa sta andando storto durante il processo evolutivo.
Il troppo stroppia, sempre.
Il troppo stroppia, sempre.
A presto blog, a risentirci miei lettori.
Non mi ricordo chi l'ha detta, però mi piace molto questa frase: "se la tua timeline di Facebook è piena di gattini, è solo colpa tua".
RispondiEliminaLamentarsi di quello che fanno le persone è poco producente.
Basta non seguirle o, nella vita reale, non frequentarle.
Non vuoi vedere persone in mutande?
Non seguire persone che si fanno foto in mutande o chi stellina/cuora/reetwitta chi si fa le foto in mutande.
Mi sembra molto più produttivo e sensato che lamentarsi delle persone con i muscoli.
Se in tutto ciò leggi solo ed esclusivamente una lamentela nei confronti delle persone dotate di tartarughe o altri animali protetti dal WWF, devono esserti sfuggite parecchie frasi o sono stato davvero poco chiaro nell'esprimermi. Il punto è un altro, a mio parere: va bene esporsi al fine di ricevere complimenti, non è sano (per se stessi) farlo continuamente.
EliminaOvvio poi che io proceda, di tanto in tanto, nel "defolloware" coloro che superano una certa soglia di tollerabilità, ma come tu sei libero di "criticare" me (che a tuo parere critico loro), io sono libero di lanciare in rete un "consiglio" a coloro che accetteranno di seguirlo.
Se fossi una persona che si disinteressa di ciò che mi colpisce, probabilmente, non avrei un blog in cui esprimo pareri che possono o non possono interessare agli altri.
Aggiungo solo un grazie, per niente sarcastico credimi, per aver dedicato parte del tuo tempo alla lettura delle mie parole perché è in ogni caso un onore per chi scrive.
Buon pomeriggio.
Adesso io potrei criticare il fatto che tu critichi il fatto che io critichi il fatto che tu critichi loro :D
EliminaBuona giornata