Abitudine cattiva e cattive abitudini
Spesso si dice che l'abitudine sia la tomba dell'amore. Probabilmente questa affermazione banalizza un concetto molto più complesso e non del tutto generalizzabile.
In linea di principio ho sempre pensato che i rapporti, quasi come un vero e proprio essere vivente, siano obbligatoriamente destinati ad evolversi ed a cambiare nel tempo: una crescita fondata su step progressivi, l'uno diverso dall'altro. Ma se davvero è normale che un rapporto cambi, anche se lentamente ed impercettibilmente, come si fa a rendersi conto di quando esso si arena nella noiosa e letale abitudine?
Purtroppo non credo esistano indicatori oggettivi, e valevoli per tutti, in presenza dei quali si può essere certi di trovare una risposta a questa domanda. Ogni rapporto vive una propria "normalità", che è veramente tale però solo quando è condivisa da entrambi i membri della coppia. Quando, per uno dei due, subentra il tedio, evidentemente qualcosa ha smesso di funzionare come dovrebbe.
Ed ecco che, fra una domanda troppo scomoda ed una risposta che non si vuole accettare, si passa alla cattiva (o meglio, malvagia) abitudine del tenersi tutto dentro e del non condividere i propri dubbi con il partner.
Se sono sicuro di una cosa è che la verità, per quanto infelice, a volte, possa apparire, sia l'unica via che si possa percorrere per tentare di salvaguardare un qualunque legame. Le bugie hanno sempre un prezzo che, con il tempo, tutti siamo costretti a pagare (spesso anche con gli interessi).
Non bisogna mai smettere di mettersi in discussione e di chiedersi se davvero stiamo regalando una sincera felicità alla persona che diciamo di amare. Forse, allora, l'unica vera tomba dell'amore consiste nel seguitare a "sopravvivere" come coppia per pigrizia, rinunciando a quella sana curiosità che riesce a sconvolgere ma, al tempo stesso, a corroborare, ogni relazione che possa davvero essere definito sana.
A presto blog, a risentirci miei lettori.
In linea di principio ho sempre pensato che i rapporti, quasi come un vero e proprio essere vivente, siano obbligatoriamente destinati ad evolversi ed a cambiare nel tempo: una crescita fondata su step progressivi, l'uno diverso dall'altro. Ma se davvero è normale che un rapporto cambi, anche se lentamente ed impercettibilmente, come si fa a rendersi conto di quando esso si arena nella noiosa e letale abitudine?
Purtroppo non credo esistano indicatori oggettivi, e valevoli per tutti, in presenza dei quali si può essere certi di trovare una risposta a questa domanda. Ogni rapporto vive una propria "normalità", che è veramente tale però solo quando è condivisa da entrambi i membri della coppia. Quando, per uno dei due, subentra il tedio, evidentemente qualcosa ha smesso di funzionare come dovrebbe.
Ed ecco che, fra una domanda troppo scomoda ed una risposta che non si vuole accettare, si passa alla cattiva (o meglio, malvagia) abitudine del tenersi tutto dentro e del non condividere i propri dubbi con il partner.
Se sono sicuro di una cosa è che la verità, per quanto infelice, a volte, possa apparire, sia l'unica via che si possa percorrere per tentare di salvaguardare un qualunque legame. Le bugie hanno sempre un prezzo che, con il tempo, tutti siamo costretti a pagare (spesso anche con gli interessi).
Non bisogna mai smettere di mettersi in discussione e di chiedersi se davvero stiamo regalando una sincera felicità alla persona che diciamo di amare. Forse, allora, l'unica vera tomba dell'amore consiste nel seguitare a "sopravvivere" come coppia per pigrizia, rinunciando a quella sana curiosità che riesce a sconvolgere ma, al tempo stesso, a corroborare, ogni relazione che possa davvero essere definito sana.
A presto blog, a risentirci miei lettori.
Penso anche io che a volte sia necessaria una bella lite piuttosto che non dirsi sempre quello che si pensa. E poi sono d'accordo anche io che la curiosità e la voglia di scoprire, insieme con la sincerità, siano gli ingredienti di un rapporto di successo.
RispondiEliminaLa routine va bene solo quando non è sinonimo di sopportazione, ma di stabilità.
Perfettamente d'accordo con te "collega" :)
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